A tu per tu con il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Avv. Antonino Galletti
Avv. Angela Allegria
Avv. Federica Federici
In questo momento di epidemia sanitaria assistiamo anche ad una epidemia normativa. Come la sta affrontando il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma?
Stiamo offrendo il massimo dei servizi agli iscritti nonostante l’emergenza sanitaria in atto. Il COA resta aperto pure garantendo al massimo la incolumità fisica degli iscritti e dei dipendenti. Stiamo valorizzando i servizi telematici ed il sistema della videoconferenza. Il nostro Dipartimento comunicazione ha creato una unità di crisi che aggiorna sui provvedimenti che ci interessano in tempo reale. Abbiamo consentito ai giovani avvocati di giurare via Skype per dare anche un segnale di speranza per il futuro. Occorre avere tutti pazienza e pensare a salvaguardare per prima cosa le nostra salute, poi ci sarà tempo per tutto. Il mio pensiero particolare è rivolto oggi ai tanti colleghi ricoverati ed in condizioni di fragilità.
Stiamo progressivamente andando verso una sospensione di libertà e diritti fondamentali, chiedo ad un avvocato amministrativista cosa pensa della legittimità di certi provvedimenti e le conseguenze nel breve e medio termine sulla percezione che i cittadini hanno dello Stato in termini di tutela di questi?
I provvedimenti possono essere criticati, ma occorrerebbe indicare alternative e fino ad oggi non ne ho sentite. Chi ha ricette miracolose le dica altrimenti non avveleni il clima con populismo e demagogia. Chi contesta i provvedimenti emergenziali può ricorrere e comunque proprio noi avvocati garantiamo la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali anche in via d’urgenza. In questo momento stringiamoci intorno ai nostri ammalati anche a costo di sacrificare parte delle nostre libertà per la salute di noi stessi e per i nostri cari.
Stato di necessità, emergenza, decretazione di urgenza, contingenza, ordinanze, provvedimenti temporanei tutti termini con cui stiamo facendo i conti, ma i cittadini ne comprendono i contenuti, le prescrizioni, la sfera dell’illecito e del lecito? Le difficoltà che incontrano ed incontreranno gli avvocati nella loro applicazione e nella difesa di eventuali illeciti si possono già individuare?
Gli Avvocati sono perfettamente in grado di tutelare gli assistiti avverso eventuali abusi. Personalmente detesto da tempo la politica di annunciare i provvedimenti con i media e poi pubblicarli a distanza di ore alimentando il clima di incertezza. Adesso però occorre fare fronte comune contro l’emergenza. Ci sarà tempo per tutti, almeno lo spero, per approfondire le responsabilità politiche e per quelle civili, penali ed amministrative.
La categoria degli Avvocati sta soffrendo da settimane per questa sorta di black-out professionale che da subito ha creato difficoltà in termini di liquidità (locazioni, tributi, Cassa, collaboratori, ecc.) e in termini di calendarizzazione processuale (scadenze, sospensione termini, soggetti deboli, carceri, accesso telematico agli uffici giudiziari, ecc.). Cosa ha fatto finora il COA e cosa chiede al Governo e alle Istituzioni di fare?
Ci sono decine di interventi pubblici dei COA e, in particolare, di quello di Roma: basta lasciare i social e le chat e leggere sul sito istituzionale.
Esiste una interlocuzione costante con i capi degli uffici giudiziari e con le Autorità politiche ed amministrative.
Siamo inseriti in un contesto nazionale e condividiamo le proposte che formuliamo di concerto con gli altri Ordini, con l’Organismo di rappresentanza politica nazionale (OCF), col comitato unitario dei professionisti (CUP di Roma e Provincia). Chi crede di avere ricette miracolose le chiarisca, specificando però dove prendere le risorse e sulla base di quali norme. Le interlocuzioni si fanno con proposte serie e credibili e non dispensando proposte fantasiose e improbabili per parlare “alla pancia” degli avvocati in un momento di sofferenza. Durante le guerre, le carestie e le epidemie escono purtroppo allo scoperto anche gli sciacalli: mi auguro che restino isolati e non infettino l’avvocatura.
Come è la vita del Consiglio ai tempi del Coronavirus? Presidente, Consiglieri, Personale, Commissioni, Organismi come si sono organizzati nelle attività consiliari?
Stiamo tutti lavorando ininterrottamente. I nostri servizi e le utilità sono apprezzate dai colleghi di tutta Italia e sono sommerso di attestazioni di stima. Occorre proseguire e gestire al meglio la crisi, senza lasciarci andare al pessimismo, ma con serietà e formulando richieste credibili e condivise dai vari attori dell’avvocatura.
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