Il perchè del “no” della Cassazione al risarcimento dei danni se il sinistro è causato
da animali randagi
di Samantha Mendicino
Cass. Civ. sent. 7037/2012
Due cani improvvisamente compaiono sulla strada percorsa da un automobilista il quale, per scansarli, dirotta il proprio veicolo e finisce contro il guardrail. Ebbene, gli Ermellini rigettano la richiesta di risarcimento avanzata dalla parte danneggiata atteso che “… non può esigersi un onere di vigilanza nelle 24 ore dell’intero territorio autostradale..” da parte della società Autostrade.
Ed in ordine all’eccezione dell’automobilista relativa alla mancata manutenzione della recinzione stradale, che aveva permesso l’arrivo improvviso dei due randagi sulla strada, la Corte di Cassazione ricorda che “… in mancanza di prova di omessa manutenzione della recinzione stradale” vi è caso fortuito.
Tanto perchè è possibile che quei cani possano essere stati abbandonati da terzi: circostanza che è desumibile “… dalla presenza nelle adiacenze di un’area di servizio e dalla mancanza di una via di fuga per gli stessi, fatto imprevedibile ed inevitabile nel suo accadimento repentino non potendosi pretendere un continuo controllo della sede autostradale onde impedirlo”.
Qui la sentenza per esteso.