ATTO DI DIRITTO CIVILE

 

a cura della D.ssa Luisa Pignatelli

TIZIO E CAIO detengono il compossesso di una villa ubicata in Roma, alla via Marelunella costiera amalfitana, facente parte dell’asse ereditario del nonno SEMPRONIO, di cui sono entrambi eredi legittimi. Tizio, a differenza di Caio, deteneva già precedentemente il bene, avendolo adibito, prima ancora della morte del nonno, a propria residenza familiare. Tizio, inizialmente, permette a Caio di possedere legittimamente l’immobile. In seguito a dissapori familiari comincia a pretendere di mantenere la disponibilità esclusiva dell’immobile intimandogli di non turbare il possesso esclusivo da lui esercitato sul bene. e rifiutandosi di consegnare le chiavi dell’immobile – a Caio, impedendone anche il semplice accesso, senza tuttavia esercitare alcun tipo di violenza materiale, ma modificandone arbitrariamente a proprio vantaggio, ed in danno del coerede non detentore, la relazione di fatto con il bene, trasformando pertanto il compossesso in possesso esclusivo, e conseguentemente escludendo gli altri dalla possibilità di goderne allo stesso modo. Assunte le vesti del legale di Caio, il candidato rediga l’atto più opportuno a tutelarne le ragioni.

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TRIBUNALE DI ROMA

RICORSO PER REINTEGRAZIONE NEL POSSESSO ex art 703 cpc

Per Caio, nato il xxxx, a xxxx, cf. xxxxx, residente in xxxx, alla via xxx,rappresentato e difeso giusta delega in calce al presente atto dall’Avv. Xxx, del foro di xxx,(cf. xxx) ed elettivamente domiciliato presso il studio sito in xxx, alla via xxx, che dichiara di voler ricevere le eventuali comunicazioni all’indirizzo pec xxx

Premesso che

–        Tizio e Caio sono eredi legittimi di Sempronio, deceduto in data x, originario proprietario della villa sita in Roma, alla via Marelunella costiera amalfitana,

–        In forza dell’art. 1146 cc. Caio ha acquisito ex lege il compossesso del suddetto immobile dalla data di apertura della successione di Sempronio;

–        Il coerede Tizio, già possessore dell’immobile prima del nefasto evento, continua a mantenere ivi la sua residenza familiare pur consentendo, in un primo momento, a Caio di esercitare il possesso;

–        In seguito a liti familiari Tizio esclude di fatto Caio dal godimento dell’immobile, intimandogli verbalmente di non turbare il possesso del bene e negandogli la consegna delle chiavi così da impedirgli l’accesso;

–        Con il suo atteggiamento prevaricatore Tizio ha modificato a proprio vantaggio e a danno del coerede Caio la relazione possessoria, sostituendo al compossesso dei coeredi il proprio possesso esclusivo;

–        La condotta di Tizio costituisce un atto tipico di spoglio ai sensi dell’art. 1168 cc, in danno di Caio che ha acquisito il compossesso dell’immobile per effetto dell’apertura della successione ai sensi dell’art 1146 cc;

–        Come da costante giurisprudenza della Suprema Corte (cfr. Cass. civ. 1741/2005) quando, in una situazione di compossesso frutto di comunione ereditaria, uno dei coeredi impedisce ad altro di partecipare al godimento di un cespite oggetto di compossesso, manifestando con la propria condotta una illegittima pretesa al possesso esclusivo del bene, qualificabile come atto di spoglio e sanzionabile per mezzo dell’azione di reintegrazione

–        Caio è legittimato in base agli artt 1168, comma II cc e 1140, comma II cc ad agire in sede di reintegrazione per essere reimmesso nel compossesso dell’immobile;

–        Il presente ricorso è formulato nel rispetto del termine decadenziale annuale ex art 1168 cc.

Tanto premesso Caio come sopra rappresentato e difeso

Ricorre

All’Ill.mo Giudice adito affinchè, previa fissazione dell’udienza di trattazione, voglia così disporre:

ordinare aTizio la reintegrazione di Caio nel possesso della villa sita in Roma via Marelunella costiera amalfitana.

con vittoria di spese, diritti e onorari di causa.

Si allegano in via istruttoria:

– denuncia di successione degli eredi di Sempronio;

– visura catastale dell’immobile sito in Roma, via Marelunella costiera amalfitana;

Si dichiara ai fini del contributo unificato che la causa ha un valore di €     , pertanto è soggetta al versamento di un contributo pari a € ….

Luogo e data

Avv. xxxxxxxxxxxx

 

PROCURA

Il sottoscritto Caio, nato a xxxxx, il xxxx, e residente in xxxx, Via xxxxx, (C.F. xxxxxx) dichiaro di nominare mio difensore l’Avv. xxxx, del Foro di xxxx, affinché mi rappresenti e difenda nel presente giudizio e in ogni successiva fase e grado, compresa quella di merito ed esecutiva, conferendo allo stesso ogni più ampia delega e procura consentita dalla legge, quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo, conciliare, transigere, quietanzare, incassare somme, chiamare in causa terzi, nominare sostituti in udienza ed indicare domiciliatari. Eleggo domicilio presso lo studio del suddetto avvocato, sito in xxx, alla via xxxx. Autorizzo il trattamento dei dati personali per l’espletamento del mandato conferito ai sensi del Dlgs n. 196/2003.

Luogo e data

Caio  (firma)

È firma autentica

Avv. Xxxxxxxxxxx

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